Carlo de Blasio blog culturale All rights reserved

Socrate

15.01.2018

"Quale trattamento e quale ammenda ho io meritato, per aver creduto di dover rinunciare a una vita tranquilla, di dover trascurare ciò che sta più a cuore alla maggior parte degli uomini, vale a dire ricchezze, interesse privato, comandi militari, pubblici onori, magistrature, alleanze, fazioni politiche? Per aver ritenuto che, a causa dei miei scrupoli, mi sarei perduto se mi fossi avventurato in tutto ciò? Per non essermi voluto immischiare in ciò che non sarebbe stato di alcun profitto né per voi né per me? Per aver piuttosto preferito rendere a ciascuno di voi, singolarmente, quel che sostengo essere il più grande dei servigi, cercando di persuadere ciascuno di voi a curarsi non tanto dei suoi beni quanto della sua stessa persona, per diventare i più eccellenti e ragionevoli possibili, e a occuparvi della città stessa, piuttosto che degli affari della città; insomma, ad applicare a tutto questi medesimi principi? Vi chiedo pertanto: che cosa ho meritato per essermi così comportato e per avervi sollecitato a occuparvi di voi stessi? Nessuna punizione, ovviamente, nessun castigo, bensì un buon trattamento, ateniesi, se vogliamo che trionfi la giustizia"

(Platone, <Apologia di Socrate>, 36bcd)

Apologia di Socrate: oltre a quella scritta da Platone per ricordare il proprio maestro, ne esiste un'altra antica, scritta da Senofonte.

Carlo de Blasio carlodeblasio@yahoo.com
Carlo de Blasio - blog culturale
Tutti i diritti riservati 2018
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia