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4. Problema dell'eccezionalità

15.01.2018

PROBLEMA DELL'ECCEZIONALITA'

L'eccezionalità della lumaca viola non è un problema né per la lumaca né per chicchessia. Il suo colore è un'anomalia che - più o meno - finisce lì.

Invece, l'eccezionalità umana è un <problema>.

E' un problema perché la singolarità dell'Uomo è nella <mente>, dove hanno luogo tutti i problemi.

In che senso la mente è sede di problemi e, dunque, è essa stessa IL PROBLEMA? La mente definisce e qualifica gli eventi, elabora le emozioni, ragiona ponendosi interrogativi, ricorda e immagina. In altre parole, la mente non solo registra una situazione descrivendola (in casa fa freddo), ma la qualifica (è un male), elabora una risposta emotiva (oddio, rischio di ammalarmi!), la interpreta secondo logica (si sarà spento il riscaldamento), la colloca in un contesto a ritroso (la caldaia è spenta perché non ho fatto il contratto per il gas), le fornisce parametri spazio-temporali (la casa non è molto grande, basterebbero tre ore di riscaldamento al giorno), ne immagina conseguenze (dovrò comprare una stufa), ne ricorda di analoghe (qualche anno fa me la sono passata male per un analogo problema), prefigura soluzioni (le condizioni meteo potrebbero presto cambiare e far salire la temperatura).

Insomma, la mente costruisce un enorme edificio ("esperienza" di un fatto) partendo da un semplice mattone (il "nudo" fatto), mentre per gli altri animali - grosso modo - il fatto resta fatto (e il mattone resta mattone).

C'è una grande differenza fra l'atto del mangiare compiuto da un lupo o da un pesce (ingurgitare alimenti) e la ricchissima cultura culinaria e alimentare dell'Uomo: riti, tradizioni, prassi, cerimoniali, ricettari, regimi dietetici, preparazioni, decorazioni della tavola, bon ton conviviale, abbinamenti dei vini, eccetera.

Analoga è la differenza fra l'atto sessuale eminentemente riproduttivo (degli animali) e l'erotismo (umano). Detto questo, è nota la capacità di alcuni tristi individui di compiere atti sessuali fini a sé stessi, ossia privi di erotismo e senza nemmeno scopi riproduttivi (così come è nota la scelleratezza di quanti si ingozzano di alimenti talmente venefici da poter condurli alla morte).

L'Uomo è in grado di trasformare atti semplici e naturali in esperienze riccamente elaborate, ma anche di precipitare nel polo opposto, scendendo, cioè, a livelli miserevoli: la mente può essere strumento di valorizzazione delle esperienze, ma anche di perversione e traviamento.

Perciò l'essere umano è capace di imprese nobili e magnifiche, ma anche di dar luogo a guerre, campi di concentramento, strumenti di tortura e stragi assolutamente inutili.

L'edificio che io umano costruisco sopra e intorno a un fatto è l'esperienza del fatto: costruire quell'edificio è <fare esperienza>.

"E se alla sua età le difetterà la competenza

presto affinerà le capacità con l'esperienza" 

(da <La città vecchia> di De Andrè, Monti)

Carlo de Blasio carlodeblasio@yahoo.com
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